domenica 22 febbraio ore 18
lunedi 23 e martedì 24 febbraio ore 9 e 11 | teatro ragazzi
Compagnia Arditodesìo / Teatro Portland
TORNO INDIETRO E UCCIDO IL NONNO
Dove va il tempo che passa?
di e con Roberto Abbiati e Andrea Brunello
testo Andrea Brunello
scene e drammaturgia scenica Roberto Abbiati
regia Leonardo Capuano
costumi Patrizia Caggiati
luci Marianna Tozzo
in collaborazione con il Laboratorio di Comunicazione delle Scienze Fisiche del Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Trento
con il supporto di Armunia – Castiglioncello
con il contributo di Fondazione Caritro, Provincia Autonoma di Trento, Regione Trentino Alto Adige.
consulenza scientifica Stefano Oss – Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Trento
consulenza filosofica Enrico Piergiacomi – Dipartimento di Lettere e Filosofia Università degli Studi di Trento
dai 13 anni in su
ingresso 5 euro
Il premio nobel Steven Weinberg scrisse “Più l’Universo sembra comprensibile e più sembra senza senso”. Nulla di più vero quando pensiamo al Tempo.
“Dove va il Tempo che passa?” è la domanda che Albert Einstein si pose quando, ragionando sul concetto di spazio-tempo, volle cercare una simmetria fra il moto spaziale e quello temporale. Crediamo che questa domanda racchiuda in sé tutta la poesia e allo stesso tempo la profondità di un pensiero geniale che ha saputo generare così tante trasformazioni nel nostro modo di vivere e di percepire il mondo. “Dove va il tempo che passa?” non è quindi solo una domanda esistenziale e filosofica, ma è di fondamentale importanza per la scienza. I fisici proprio non sanno dove vada il tempo! E da dove viene! Di cosa è fatto? Finirà? Se il tempo è come lo spazio, allora possiamo viaggiare nel tempo? Con che paradossi ci confrontiamo? Che cosa è la Freccia del Tempo?
Torno indietro e uccido il nonno ha a che fare proprio con queste domande. Lo fa in un modo umano, tenero, delicato, emozionale. Lo spettacolo è la storia di un uomo anziano che capisce che ormai la sua vita è agli sgoccioli e cerca suo nonno per trovare conforto. Ma suo nonno è morto da tempo… Solo il suo spirito sopravvive. E’ un fantasma, un sogno, una visione.
La scena è totalmente nera. Un letto di ospedale un po’ storto e forse troppo piccolo. Una sedia di metallo parecchio strana. L’anziano signore seduto sul letto è un clown (l’Augusto) e suo nonno, più giovane, è il clown Bianco. I due hanno una conversazione surreale sul Tempo, fatta di gesti, azioni, movimenti, parole, concetti… Ne risulta uno spettacolo illuminante e toccante allo stesso tempo: la scienza incontra Aspettando Godot incontra Sant’Agostino incontra Einstein al ritmo della musica dei Radiohead!
Torno indietro e uccido il nonno è parte del Progetto Cordata della Fondazione Bruno Kessler, di INFN-TIFPA e del Dipartimento di Fisica dell’Università di Trento. Lo spettacolo ha come obiettivo quello di stimolare interesse sul tema scientifico del Tempo in un modo del tutto nuovo. Il pubblico apprezzerà il teatro ma anche la scienza che viene raccontata. Il risultato è una piena esperienza emozionale oltre che culturale.
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