mercoledì 4 dicembre ore 18
ospite Claudio Beghelli
presentazione del libro
L’Animale che Immagina. Frammenti di un’autobiografia intellettuale
di Claudio Beghelli e Giorgio Celli
e lettura da L’oblio di Achab
ingresso gratuito
Ho avuto il privilegio di conoscere il Professor Giorgio Celli (Emerito dell’Università di Bologna) in virtù di un mio precoce interesse per il teatro ed il cinema: un fortunatissimo caso volle che ci incontrassimo, nel 2003 -4, in occasione della realizzazione di un cortometraggio surrealista di cui avevo scritto la sceneggiatura, che, generosamente, lui accettò di interpretare. Tra di noi nacque subito una profonda stima reciproca, oltreché un’affinità intellettuale, dovuta, soprattutto, alla condivisione di alcuni interessi culturali; sorse, poi, una forte amicizia (che scavalcava la innegabile distanza d’età), e si sviluppò, in breve tempo, una intensa, assidua e proficua frequentazione, che andò al di là del rapporto maestro-allievo e si trasformò, ben presto, in una vera e propria confidenza, poi in una collaborazione sempre più stretta. Fu lui, tra l’altro, a commissionarmi, nel 2009, l’adattamento teatrale del Caso clinico più emblematico di Freud, L’uomo dei lupi (pubblicato nel 2010 da questo stesso Editore), che è stato rappresentato con buon esito tra il maggio e il novembre del 2010, ricevendo anche l’autorevole apprezzamento del Dottor Stefano Bolognini (il quale scrisse una assai lusinghiera prefazione al volume; per completezza, aggiungo che il libro contiene una non meno prestigiosa nota di Celli stesso). Un altro momento decisivo del mio rapporto con Giorgio Celli (è necessario che ne faccia menzione per poter arrivare a parlare di questa raccolta di conversazioni) fu quando, nel 2007, Giorgio scelse me per elaborare i contributi critici al volume antologico del suo teatro (La zattera di Vesalio e altri drammi, Tre Lune, Mantova, 2007). In quell’occasione, scrissi due brevi saggi, di cui lui fu molto soddisfatto. In seguito, Giorgio mi propose di portarmi dietro, ogni volta che ciò fosse stato possibile, un registratore, per conservare traccia delle nostre conversazioni. Così facemmo per diversi mesi. Ne è risultata una lunga, ricca, brillante intervista in cui Giorgio, su mia sollecitazione, ripercorre (e rilegge, in un certo senso) i temi centrali e costanti della sua Opera multiforme e poliedrica In questa sapiente, ironica, informale intervista, si può vedere Celli in una veste inconsueta, perché, attraverso la fitta trama dei suoi discorsi, si percepisce, come in filigrana, il background concettuale in cui affonda le radici tutto il suo lavoro teorico e creativo.
(Claudio Beghelli)
Claudio Beghelli è nato a Bologna nel 1982. Parallelamente agli studi in filosofia, coltiva, da qualche anno, un multiforme lavoro culturale. Nel 2004 scrive, con Giorgio Celli ed Alessandro Capitani, la sceneggiatura del cortometraggio surrealista Il giardino delle Esperidi, che ha ottenuto, tra gli altri numerosi riconoscimenti, il Premio per la miglior sceneggiatura al Festival du film de Strasbourg 200. Dal 2005 al 2008, sempre come sceneggiatore, ha lavorato presso il Centro Sperimentale di Cinematografia – Scuola Nazionale di Cinema di Roma, firmando diversi progetti. Tra questi, il mediometraggio L’occasione, diretto da Alessandro Capitani, e co-prodotto da Rai Cinema. Dal 2004 al 2011 ha collaborato con il Prof. Celli anche in qualità di segretario e addetto stampa e organizzatore culturale. Interessato al teatro di narrazione, nel 2005 (con l’attore Stefano Seproni e ad altri amici) crea la compagnia Teatro delle Ceneri (ora ribattezzata in Compagnia Cincopan-Beghelli), ed è co-regista e interprete di numerosi spettacoli. Tra questi, mette conto ricordare: Vita e morte di Ramiro dell’Orco, scritto e prodotto dallo stesso Celli; il racconto teatrale Progetto Euridice (2007-8) e il recital La cosa … è l’amore (2006), che rappresenta la prima tappa di un lungo percorso di studio rivisitazione originale di alcuni momenti del repertorio gaberiano. Tale spettacolo segna anche il consolidarsi della fertile e multiforme collaborazione con il cantautore e compositore Matteo Cincopan, che ha dato vita, tra gli altri progetti, ad allestimenti come Qualcuno era… ed Equazioni impossibili, attualmente in tournée. Da segnalare anche la sua proficua ed amichevole collaborazione con gli attori dell’Ass. culturale “Nahia”, in particolare con gli attori Irma Ridolfini e Paolo Zaccaria.
Tra le sue pubblicazioni: i contributi critici al volume di Giorgio Celli La zattera di Vesalio e altri drammi (Mantova, 2007) e il testo teatrale Il suo corpo era un albero (Bologna, 2009); il dramma psicoanalitico Il caso dell’uomo dei lupi (Prospettivaeditrice, 2010), edito con la prefazione di Stefano Bolognini (Presidente della Società Psicoanalitica Italiana e attuale Presidente dell’I.P.A.), ed una nota introduttiva del Prof. Giorgio Celli. Vincitore del Premio speciale della Giuria al “Premio Carver 2011”, il dramma è stato rappresentato con successo da Giulio Pizzirani e Nicola Bortolotti. Nel 2013 dà alle stampe il volume L’animale che immagina – Frammenti di un’autobiografia intellettuale (Prospettiva editrice), che contiene alcune conversazioni, sinora inedite, avvenute tra l’Autore e Giorgio Celli, di cui si è conservata registrazione per volere del Professore medesimo. Il lavoro è arricchito dalle Prefazione della Prof.ssa Niva Lorenzini (Dip. di Filologia e Italianistica dell’Università di Bologna), del Prof. Paolo Radeghieri (Dip. di Scienze Agrarie dell’Università di Bologna) e di Davide Celli. Sempre nel 2013, cura il saggio Le parole con il loro dolore. Il poeta è un artigiano. Appunti sulla scrittura poetica di Vittorio Franceschi, apparso come prefazione alla libro di versi dello stesso Franceschi Tre ballate da cantare ubriachi e altre canzoni (Pendragon). Altri suoi lavori (soggetti, recensioni, racconti) sono comparsi sulla rivista letteraria on line Bibliomanie – ricerca umanistica e orientamento bibliografico, diretta da Roberto Roversi (recentemente scomparso) e Davide Monda; e su Zeta – rivista internazionale di poesia e ricerche (edita da Campanotto, Udine). Nel 2009, insieme a Magda Indiveri, ha curato un’ampia monografia–intervista su Giorgio Celli, scienziato e scrittore, dal titolo: Giorgio Celli – Nel regno delle metamorfosi: gli ambigui confini tra arte e scienza. Il lavoro è pubblicato sul numero VIII di Griseldaonline, rivista del Dipartimento di Italianistica dell’Università di Bologna, diretta da Gian Mario Anselmi ed Elisabetta Menetti.
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