venerdì 13, sabato 14 marzo ore 21.00
domenica 15 marzo ore 17,30
di e con Giuseppe Argirò
Nel mondo ci sono 300 mila bambini soldato. Questa è la storia di uno di loro, o di tutti. Piccolo Tuono, questo è il nome di battaglia del protagonista, con il suo esercito di piccoli guerrieri ha fatto irruzione in un centro profughi coordinato da volontari europei. Lui è il più coraggioso, il più spietato, è già una leggenda tra i piccoli componenti del suo esercito, quindi gli spetta il compito di sorvegliare un prigioniero eccellente, quello che chiamano ‘il Maestro’, una spina nel fianco per l’esercito rivoluzionario. Il Maestro è un italiano del Sud, un passato buio e misterioso alle spalle. Ha lasciato la vita civile e, invece di arruolarsi nella legione straniera, è andato in Africa con l’idea di sottrarre il maggior numero possibile di bambini alla follia della guerra. Il Maestro salva delle piccole vite, quindi è un danno per la guerra, perché ogni piccola vita vale denaro: per l’esercito e per le famiglie, che vendono i figli e percepiscono uno stipendio finché il bambino rimane in vita. Ora lui è prigioniero di Piccolo Tuono. Hanno ventiquattro ore da trascorrere insieme prima dell’esecuzione pubblica che servirà da monito a tutti quelli che vogliono ficcare il naso in Africa. Se il prigioniero farà un passo falso o tenterà di scappare, Piccolo Tuono potrà ucciderlo, prima del tempo stabilito, e potrà prendergli lo scalpo come un indiano delle Grandi Pianure. Un grande onore per un piccolo soldato.
In questo clima sospeso, il Maestro cercherà di raccontare il mondo normale a un bambino di guerra, utilizzando ogni strumento per sedurlo e affascinarlo, anche il teatro, con le sue infinite possibilità, provando a ricomporre quella linea sottile che divide realtà e finzione nell’animo di un bambino che non ha mai potuto operare questa distinzione.