Sabato 4 Gennaio 2014 ore 11
Rassegna Conversazioni Teatrali
Mimmo Cuticchio è il più importante e attivo cuntastorie del nostro tempo, erede e innovatore della tradizione siciliana del teatro dell’Opera dei pupi. Fin da bambino lavora nel teatro di famiglia e segue le consuete tappe dell’apprendistato. Negli anni ’70 trova nel cuntista e puparo Peppino Celano un orizzonte creativo. Grazie a lui apprende le tecniche del cunto. Alla morte del maestro apre il Teatrino dei Pupi Santa Rosalia (1973) e realizza il suo primo copione Giuseppe Balsamo conte di Cagliostro. Nel 1977 fonda l’Associazione “Figli d’Arte Cuticchio”, che incorpora la compagnia omonima. È dei primi anni ’80 il suo primo spettacolo di cunto La spada di Celano. Da quel momento Cuticchio avvia un percorso di “rifondazione” del teatro dei pupi con spettacoli che aprono i modelli del cunto e dell’opra tradizionali a un impegno civile e artistico segnato da uno sguardo rivolto alla contemporaneità, fino all’ideazione degli ultimi spettacoli O a Palermo o all’inferno (2011) e Carlo Magno reale e immaginario (2012). Parallelamente dà vita a eventi teatrali per pupi, attori e musici, tra opra ed opera lirica, di cui si ricordano La terribile e spaventosa storia del Principe di Venosa e della bella Maria (1999) con le musiche di Salvatore Sciarrino e Don Giovanni all’Opera dei Pupi (2002) con le musiche di Mozart. Complessi e assidui sono i suoi rapporti anche con cinema (Coppola, Tornatore, Turturro, Ciprì e Maresco, Crialese), fotografia, radio, arte contemporanea (Mimmo Paladino), musica pop (Lucio Dalla, Loreena McKennitt). Da quindici anni dirige a Palermo la prima scuola per pupari e cuntisti.
Mimmo Cuticchio è il più importante erede della tradizione dei cuntisti siciliani e dell’Opera dei Pupi, oggi iscritta tra i Patrimoni orali e immateriali dell’umanità dell’Unesco.
www.figlidartecuticchio.com
Ingresso libero
info e prenotazioni
scuderieteatrali@gmail.com
06 5814176