domenica 5 ottobre ore 18 | teatro
IL TEATRO DI EDUARDO
Compagnia Luna Nova
IL BERRETTO A SONAGLI
versione in napoletano di Eduardo de Filippo
a cura di Sara Pane
dall’opera di Luigi Pirandello
regia Roberto Becchimanzi
con Rosella Nobile, Maria Rosaria Amato, Cristian Mirante, Roberto Calì, Linda Guarino, Marina Casaburi
aiuto regia Sara Pane
tecnico audio luci Gianni Piscopo
Eduardo e Pirandello si incontrarono in un camerino del Teatro Sannazzaro di Napoli, nel 1933, durante la prima fulminante stagione del Teatro Umoristico. Aveva 33 anni, allora, il fenomeno della stagione napoletana. L’altro 66, esattamente il doppio, ed era il più famoso drammaturgo del suo tempo, già prossimo al premio Nobel, ma circondato ancora dal sulfureo odore dello scandalo intellettuale. In quel famoso incontro Eduardo ha l’ardire di chiedere al grande Pirandello il permesso di tradurre alcune sue opere in napoletano e getta le basi per una collaborazione che sfocerà nella commedia scritta a quattro mani “L’abito nuovo”. Fu lo stesso Pirandello, in uno degli incontri che i due ebbero successivamente, che suggerì ad Eduardo di mettere in scena “Il berretto a sonagli” in napoletano. Nel 1936 la commedia trionfò, al Fiorentini di Napoli, con ventidue ‘esauriti’. “Ciampa era un personaggio che aspettava da vent’anni il suo vero interprete” ebbe a dire Pirandello assistendo alle prove dello spettacolo.
La vicenda è nota: lo scrivano Ciampa, per salvare il suo onore macchiato dalla tresca tra la moglie ed il principale, non trova di meglio che far passare per pazza colei che lo ha denunciato a tutto il paese. Ciampa è una figura esemplare nell’opera di Pirandello un concentrato di umanità dolente, di umorismo caustico, di beffarda critica alla falsità dell’ordine borghese. Luna Nova affronta questa prova con il teatro di Pirandello riletto da Eduardo, con lo spirito della tradizione che si rinnova, con il rispetto delle due ‘superpotenze’ che si incontrano sul campo. Anche con “Il berretto a sonagli”, come nel recente passato con opere come “Questi Fantasmi” e “Filumena Marturano”, la compagnia ha adottato una linea rispettosa dell’impianto registico Eduardiano, rivisitandone il ritmo – facendolo più serrato – ed allontanando la tentazione di pedisseque imitazioni, accentuandone leggermente il registro comico, anche in considerazione del fatto che la prima stesura venne affidata ad un attor comico come Angelo Musco. Una colonna sonora, costituita dall’aria de “La calunnia” dal “Barbiere di Siviglia” di Rossini sottolinea e contrappunta situazioni e fatti, significando l’affinità tra quel tal ‘berretto’ pieno di sonagli, campanelli e campanellini e la maldicenza, la chiacchiera malevola, la calunnia: venticello assai gentile che stordisce i cervelli e fa gonfiare le teste.
Luna Nova
La compagnia Luna Nova di Latina è formata da elementi tutti di origine partenopea. Teatranti emigrati. Uniti proprio in virtù della napoletanità e testimoni viventi della poesia eduardiana che afferma che “Napoli è un teatro aperto, ci nasce gente che senza cuncierto (senza studiare) scende per le strade e sa recitare”. La compagnia ha portato in scena negli anni numerose commedie del grande drammaturgo: “Questi fantasmi”, Filumena Marturano” e la versione eduardiana del “Berretto a sonagli” con cui ha ottenuto riconoscimenti e premi in tutta Italia. Sempre nel solco del teatro in lingua napoletana ha portato in scena “Morso di luna nuova” di Erri De Luca; lavoro col quale ha calcato palcoscenici prestigiosi quali quello del Mercadante e del Politeama di Napoli. Con “Morso di luna nuova” si è meritata per ben due volte l’apprezzamento del Presidente della Repubblica. La compagnia non disdegna l’incursione nel teatro in lingua; con “La Costruzione”, di Roberto Russo ha messo in scena un testo che parla di omosessualità, potere e religione. Anche con quest’ultimo lavoro ha riscosso numerosi premi e notevoli consensi di critica e di pubblico.
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