sabato 15 febbraio ore 18.00
Lo Scacciapensieri
DANZA, TRADIZIONE, MEMORIA POPOLARE
A partire da Roma: danze popolari tra Lazio, Abruzzo e Molise
a cura di Noretta Nori
interpreti Silvio Adducchio, Pietro Berardo, Cristina Falasca, Rita Mattei, Noretta Nori, Filomena Pannunzio danzatori tradizionali, Nicoletta Grande, Enzo Morgante Demetrio Pascucci danzatori, Alessandro Calabrese musicista, cantore e danzatore tradizionale, Marco Cherubini chitarrista, Donato De Acutis musicista e cantore tradizionale, Andrea Delle Monache musicista e danzatore tradizionale, Franco Falasca musicista tradizionale, Gianpiero Giamogante tamburellista tradizionale, Tonino Tecce danzatore e musicista tradizionale
ospite Gruppo Folk Il Laccio D’amore di Penna S.Andrea (Teramo) con i suoi giovanissimi ballerini e suonatori tradizionali
danze
Abruzzese, Intriccicapié dell’Abruzzo teatino, Saltarella di Amatrice , Suite del Laccio d’Amore dell’Abruzzo teramano: Zenna cupertë, Saldarella, Trallallerë, Laccë, Ballarella del Basso Lazio, Zumparella di Duronia in Molise, Spallata di Schiavi d’Abruzzo (Valle del Trigno), Cotta, Mazurka scambiata e Sciottë dell’Abruzzo teatino
canti
canti a braccio (dei cantori all’ottava rima di Bacugno), canti a stornelli, canti del Sant’Antonio (che un tempo, ma ancora oggi, in molti paesi dell’Italia centro meridionale aprivano i festeggiamenti del Carnevale).
strumenti
organetti, zampogna di Amatrice (detta ciaramella), tamburello, putipù o bottafochë, chitarra, castagnette
Un viaggio tra alcune delle più belle tradizioni ancora danzate nelle aree urbane-periferiche della capitale, tra le diaspore culturali dell’Alto Lazio e dell’Abruzzo, fino a raggiungere altre aree centro-meridionali, culturalmente omogenee, spesso territori di origine dei componenti del gruppo.
La serata si apre con l’Abruzzese, danza diffusa a Roma tra i movimenti di revival degli anni Novanta dello scorso secolo, il cui nome evoca una zona non ben definita di quella regione. Si tratta di un adattamento coreografico che proponiamo in apertura di spettacolo perché elemento di forte legame e d’incontro tra i membri del gruppo “Lo Scacciapensieri”. Lo spettacolo prosegue puntando lo sguardo su danze come la Saltarella di Amatrice e la Spallata di Schiavi d’Abruzzo, espressioni “autentiche” di tradizioni ancora oggi in uso sia nei paesi di origine sia a Roma, ed ancora su danze come la suite del Laccio D’Amore di Penna S. Andrea in provincia di Teramo, la Ballarella di Veroli nel Basso Lazio, la Zumparella di Duronia in Molise, che più che mai attualmente esprimono il senso d’identità e d’appartenenza alle varie culture locali.
L’evento prosegue abbandonando il luogo dell’evocazione scenica, per immergersi nello spazio-tempo dell’animazione dove, l’assenza di nette barriere tra spettatori ed esecutori, la relativa facilità d’esecuzione di alcuni balli proposti assieme alla carica trascinante della musica popolare, favorirà l’instaurarsi di un clima festivo che permetterà senza difficoltà il coinvolgimento del pubblico, affinché lo spettacolo non sia solo rappresentazione e rievocazione della festa popolare, ma anche piacere direttamente vissuto dagli spettatori.
Ci piace ricordare che la proposta di programmazione degli spettacoli e dei laboratori di danza popolare è stata definita e realizzata tenendo conto delle esigenze e dei bisogni emersi durante gli incontri partecipati con lo scopo di favorire la valorizzazione, il confronto e l’integrazione delle identità culturali presenti sul territorio.
Lo Scacciapensieri è un’associazione culturale romana costituita da suonatori e danzatori provenienti da varie regioni del centro-sud dell’Italia (Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Lucania, Calabria) dedita da anni alla ricerca, all’interpretazione e alla riproposizione del repertorio di musiche e danze tradizionali in particolare dell’Italia centromeridionale. Per l’organizzazione degli eventi-spettacolo e degli eventi-animazione “Lo Scacciapensieri” presenta caratteristiche di fluidità del programma proposto e delle componenti del gruppo, legata alle richieste e alle occasioni festive, rituali o spettacolari che di volta in volta si presentano, prediligendo spesso la presenza e il coinvolgimento degli anziani testimoni della tradizione popolare. Il gruppo folk Laccio d’Amore di Penna S. Andrea, nato all’inizio degli anni Venti del Novecento e sin da allora delegato dagli abitanti del piccolo paese abruzzese a rappresentare il proprio patrimonio folklorico di canti, musiche e danze.
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