domenica 4 maggio ore 18.00 | danza
Danze e Stravaganze Pizzicate
Il Seicento italiano fra tradizione e influenze straniere
interpreti Gloria Giordano danza coreografie e ricostruzioni coreografiche
e I Bassifondi Simone Vallerotonda tiorba e chitarra barocca e Gabriele Miracle percussioni
costumi Mimì Grassi
Nel Seicento, un secolo di grave crisi per l’Italia, in maniera diretta o indiretta gli spagnoli successero ai francesi nel controllo di quasi tutta la penisola, influenzando anche gli staterelli più piccoli. Nonostante questo, l’arte e il pensiero elaborati in molte città italiane avranno una forza di attrazione e una proiezione internazionale non certo inferiori al passato. È un dato di fatto che ancora per tutta la prima metà del Seicento e oltre, l’Italia continuò a essere un paese vivo, capace di elaborare un pensiero filosofico, artistico e una musica, strumentale e operistica, che fecero scuola. L’influenza dei diversi dominatori si ripercosse nella danza, dove addirittura alcuni passi presero la dicitura ‘alla francese’ e ‘alla spagnola’, e nella musica, specie nel repertorio degli strumenti a pizzico, liuto, tiorba, chitarra, strumenti capaci di attingere alla tradizione musicale e coreografica popolare e colta, creando una sintesi tra reminiscenze arabe e sonorità importate dall’America del Sud, rielaborandole nel linguaggio raffinato ed elegante di gusto barocco.
Il concerto Danze e Stravaganze Pizzicate si muove attraverso ‘influenze’ e ‘confluenze’ di stili e repertori musicali e coreografici, espressione di un secolo pieno di contrasti. Tale varietà è interpretata attraverso brani di virtuosi interpreti degli strumenti a pizzico. Francesco Corbetta, attivo alla Corte di Francia al tempo di Lully, Hieronimus Kapsberger, il ‘tedesco della tiorba’ formatosi a Venezia e trasferitosi a Roma, Gaspar Sanz, aragonese di nascita, più incline al gusto italiano per la sua diretta formazione musicale, Santiago de Murcia, che nel suo Resumen de acompañar la parte con la guitarra (1714) pubblica, adattandole al suo strumento, molte arie di danze tratte dal Recueil di Raoul-Auger Feuillet, maestro di danza e teorico francese, famoso per aver dato alle stampe, nel 1700, Chorégraphie ou l’Art de décrire la Dance, il sistema di notazione coreografica elaborato dal maestro di corte di Re Sole Pierre Beauchamps.
La danza, a sua volta, si fa interprete di queste diverse sonorità, interpretandole attraverso ricostruzioni filologiche e coreografie composte per l’occasione, che attingono alle fonti storiche, mostrando analogie e differenze tra codici tecnici e coreografici di diversa provenienza. Balli, Balletti, canari e gagliarde dei maestri italiani Caroso e Negri, variazioni di chacona ed españoleta nello stile degli spagnoli Esquivel Navarro e Juan Antonio Jaque, fino alla raffinatezza del linguaggio coreografico francese, ornato da delicati port de bras e ricco di brillanti ed intricati movimenti dei piedi, di cui Les Folies d’Espagne sono una delle pagine più appassionanti di Guillaume Louis Pécour e Raoul-Auger Feuillet, traccia coreografica per le più svariate ornamentazioni. Una visualizzazione di quanto attestava Gambatista Dufort, qualche anno più tardi, nel suo Trattato teorico-prattico di ballo del 1728:
www.gloriagiordano.it
www.simonevallerotonda.com
www.gabrielemiracle.it
Gloria Giordano – Danzatrice, coreografa e studiosa di Danza Antica. Laureata in Pedagogia si è diplomata presso l’Accademia Nazionale di Danza, dove è docente di Teoria della danza dal 1986 al 2004.
Si è specializzata nella danza italiana e francese dal XV al XVIII secolo con maestri di fama internazionale, tra i quali: Christine Bayle, Angene Feves, Francine Lancelot, Barbara Sparti, Ana Yepes. Nel 1985 è co-fondatrice della Compagnia di Danza La Follia (dir. F. Sparapani, Firenze), con la quale ha collaborato per dieci anni. Ha danzato nelle compagnie italiane e straniere attive nel settore, tra cui: Gruppo di Danza Rinascimentale (B. Sparti, Roma), L’Autre Pas (K. Abromeit, Berlino), BTTB (BarockTanzTheaterBremen, J. Schrape, Brema), con le quali si è esibita in numerosi festival in Italia e all’estero. È autrice, interprete e coreografa di spettacoli di danza antica in collaborazione con affermati solisti ed ensembles specializzati nel repertorio rinascimentale e barocco, tra cui La Pifarescha, Il Rossignolo, Il concerto d’Arianna, Musica Antiqua Roma di Riccardo Minasi.
Ha firmato le coreografie per il film-documentario ‘Palestrina’ princeps musicae, regia Georg Brintrup, (TV Arte e ZDF, 2008-2009). Ha composto coreografie per balli e spettacoli operistici. Ha curato le coreografie per la prima esecuzione di opere mai rappresentate in Italia: The Devil and Daniel Webster di Douglas Moore e Casanova’s homecoming di Dominick Argento con la regia di Stefano Vizioli. In qualità di coreografa e assistente alla regia, ha preso parte al progetto “Opera Bhutan 2013” per l’allestimento di Acis and Galatea (G.F. Händel), regia Stefano Vizioli, direzione Aaron Carpenè.
Partecipa a convegni internazionali, pubblica saggi in opere collettive e su riviste specializzate. Nel 2005 ha curato la pubblicazione in facsimile con CD ROM, del manoscritto dei Balletti di Gaetano Grossatesta (Venezia, 1726) per la casa editrice Libreria Musicale Italiana (L.I.M.).
È regolarmente invitata a tenere laboratori teorico-pratici presso Università e Conservatori di Musica in Italia e all’estero (Lipsia, Mosca, Accademia Vaganova di San Pietroburgo).
Simone Vallerotonda – Nato a Roma ha iniziato gli studi musicali sulla chitarra moderna. Affascinato dalla musica antica ha intrapreso lo studio del liuto con Andrea Damiani al Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma, dove si è diplomato con il massimo dei voti. Ha successivamente conseguito il diploma di Master su Tiorba e Chitarra barocca con il massimo dei voti presso la Staatliche Hochschule für Musik di Trossingen, sotto la guida di Rolf Lislevand. Si è laureato in Filosofia col massimo dei voti presso l’Università “Tor Vergata” di Roma e si è specializzato in Estetica col massimo dei voti e la lode, dedicandosi ai rapporti tra la musica e i Philosophes. Nel 2011 è risultato miglior classificato, nella sezione solisti, al Concorso Nazionale di Liuto “Maurizio Pratola” e vincitore, in formazione Duo B.L.U., della selezione italiana REMA (Rèseau Européen de Musique Ancienne). Ha suonato in importanti rassegne concertistiche tra le quali: Festival Internazionale di Musica Antica di Urbino, Innsbrucker Festwochen der Alten Musik, Sferisterio Opera Festival, Lufthansa Festival of Baroque Music di Londra, Settimane Musicali di Stresa, Festival di Beaune, Festival Barocco di Viterbo, Festival Soli Deo Gloria Braunschweig, Festival Ambronay, Festival Sinfonia en Périgord, Festival di Ribeauvillé, Musikefestspiele Potsdam, MA Festival di Bruges, Festival Oude Muziek di Utrecht, Festival Actus Humanus Danzig, Festival OperaRara Kracow, Poznan Festival Barocco e presso prestigiose sale da concerto e teatri come la Wigmore Hall di Londra, il Teatro Regio di Torino, l’Auditorium de Espinho, Vlamsee Opera di Gent e Anversa, il Teatro Municipal de Santiago del Chile, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, Salle Poirel Nancy, Casa da Musica Oporto, Academiezaal di Sint Truiden, la Herculessaal di Monaco, l’Accademia Filarmonica Romana, la Philarmonic Concert Hall di Lodz, l’Aula Magna dell’Università “La Sapienza” di Roma, Warsaw Lutoslawski Studio, Theater an der Wien. Ha registrato per importanti emittenti radio e televisive quali: BBC, RAI, France Musique, Radio4, Radio Clara, Kulturradio, Radio Vaticana e ha inciso per Naïve, Sony, Virgin, Amadeus, E Lucevan Le Stelle Records, Tesori Musicali di Roma. Collabora in qualità di solista e continuista con vari ensembles tra cui: Modo Antiquo, Cantar Lontano, Academia Montis Regalis, Musica Antiqua Roma, Soqquadro Italiano, Il Pomo d’Oro. Dal 2013 insegna Liuto presso il Conservatorio “Licinio Refice” di Frosinone, con una cattedra a progetto.
Gabriele Miracle – è percussionista, autore di canzoni e musiche di scena per il teatro e la danza. Ha collaborato con musicisti, attori, registi, coreografi e danzatori: Ensemble Micrologus, Angelo Branduardi, Alessandro Quarta e il Concerto Romano, La Pifarescha, Ensemble Girolamo Fantini, Pierre Pitzl e Private Musicke, Lina Wertmuller, Toni Florio e i Turchini, Pino de Vittorio, L’Arpeggiata di Christina Pluhar, Magdalena Kozena, Diego Fasolis e i Barocchisti, Cecilia Bartoli, Damien Jalet, Tetraktis Percussioni, Soqquadro Italiano e tanti altri, prendendo parte a spettacoli e concerti in tutto il mondo. Nel 2007 inizia la collaborazione con il coreografo Sidi Larbi Cherkaoui per lo spettacolo Myth, che continua ancora adesso con altre produzioni, Babel, Play e 4D. Ha registrato per Opus 111, Deutsche Grammophon, Decca.
Nel 2012 pubblica il suo primo disco Miracle-L’argento e la magia, prodotto da Lilli Greco.
I Bassifondi
Da un’idea di Simone Vallerotonda, e sotto la sua direzione, nasce nel 2014 I Bassifondi, ensemble di suo sostegno, ad organico variabile, con il quale Simone Vallerotonda propone il repertorio per Chitarra, Tiorba e Liuto del ’600 e ’700 sia strumentale che vocale.