mercoledì 18 dicembre ore 21.00
voci recitanti Nando Citarella, Pino Calabrese
musici Pietro Cernuto, Tommaso Sollazzo, Pietro Pisano, Antonio Cortazzo
danzatori, tammorrari Nathalie Leclerc, Raffaella Coppola, Cymbalus
Prefazione M° Giandomenico Curi
e con l’amichevole partecipazione di Clara Graziano voce e organetto
strumenti chitarra battente, tammorre, friscaletti, putipù, marranzani, mandola, mandolino, zampogne a paru e a chiave, triangoli, caccavelle, triccabballacche, scetavaiasse, harmonium, tambureddu e autro
testi e musiche di Anonimo, Tradizionali, Viviani, Perrucci, Citarella, Pisano, Sollazzo, Cortazzo, Cernuto, Curi, Calabrese
costumi Nathalie Leclerc
messa in scena di Nando Citarella, Pino Calabrese
compagnia La Paranza
in collaborazione con Kiepò musica popolare
‘Comme Catarinea, Accussi Natalea’
Questo detto popolare che pare abbia un serio fondamento scientifico, ci dà il primo avviso che il Natale è alle porte e come tutti gli anni da 25 anni a questa parte la compagnia de La Paranza con musici e cantattori prende spunto da quelle che sono le tradizioni più pure di questa festa per portarle al pubblico in questo magico periodo.
Attraverso un percorso tra il sacro-colto e popolare Nando Citarella e Pino Calabrese hanno raccolto materiale della tradizione del centro-sud Italia fondendolo con materiale letterario (testi, poesie lettere e scene) tratte da opere famose quali La Cantata dei pastori del Perrucci, alcune laudi di Jacopone da Todi, fino alle novelle del Santo Natale tratte dalle Lezioni del predicare all’apostolica di S. Alfonso Maria di Liguori, meglio conosciute come Quanno nascette ninno.
La Cantata viene aperta con una Pastorale cilentana e viene chiusa con una forma di canto questuale ancora oggi in uso in molti paesi del centro-sud che è la ‘Nferta (Offerta o Pasquella) dove i cantori passano di casa in casa facendosi offrire del cibo e del vino in cambio di canti e balli.