venerdì 3 e sabato 4 maggio ore 21.00
domenica 5 maggio ore 18.00
di e con Simone Cristicchi
e con Michele Ranieri pianoforte e fisarmonica, Riccardo Ciaramellari fisarmonica e pianoforte, Gabriele Ortenzi theremin, strumenti giocattolo e sonorizzazioni
Sul palco 14 vecchie sedie accatastate, che proiettano sullo sfondo una ragnatela di luce.
14 vecchie sedie che, una dopo l’altra, prendono vita in 14 storie ‘in bianco nero’.
Un pianoforte, un leggìo e nient’altro.
Tanto basta per raccontare le storie di 14 piccoli eroi quotidiani che hanno attraversato o sono stati attraversati da un uragano della Storia, la Seconda Guerra Mondiale. Storie di bombardamenti nelle borgate, di fame, storie di madri coraggiose, di prigionieri in Africa, di soldati nella ritirata di Russia, di lotta partigiana e di fascisti. Campi di concentramento ed esuli fuggiti dall’Istria.
Alternando registri vocali e stilistici, Cristicchi dà vita ad ogni singolo personaggio, a questo album di ricordi che ancora gridano rabbia per un dolore gratuito e inutile e, per contraltare, bisogno di leggerezza per sopravvivere. Voci che colmano il silenzio di uomini e donne inghiottiti dal vortice della Storia, ma anche il silenzio di chi ha preferito tacere, per convenienza o per dimenticare un dolore inenarrabile.
A questo album di aneddoti e ricordi, si affiancano brani scelti dal repertorio della canzone popolare e d’autore: De Gregori, Fossati, Vian ed anche canti alpini reinterpretati per voce e pianoforte.
Parole narrate, parole cantate, parole che raccontano la stupidità, l’assurdità della guerra, ma soprattutto l’umanità nascosta tra le macerie, in un caleidoscopio di voci capaci di divertire e commuovere.
Lo spettacolo è tratto dall’omonimo libro di Simone Cristicchi edito da Mondadori e pubblicato nel marzo 2012, e che raccoglie 57 piccole storie di reduci, partigiani, civili sopravvissuti alla Seconda Guerra Mondiale.