giovedì 28 novembre ore 21.00
con Evelina Meghnagi voce Galliano Mariani voce recitante Domenico Ascione chitarre, oud Arnaldo Vacca percussioni Marco Camboni contrabbasso
mise en espace Anna Cianca
Sulla trama delle melodie sefardite vengono narrate le rocambolesche vicende di Grazia Nasi, la Señora, figura emblematica del XVI secolo, che dedicò le sue immense ricchezze e la sua influenza all’opera di riscatto degli ebrei perseguitati in tutta Europa.
È la fine del 1400, siamo in Spagna. L’editto di espulsione per gli ebrei e i mori è stato emesso. Le partenze sono a volte disastrose, a volte eroiche: Gracia Nasi, ricca e potente, raccoglie intorno a sé alcune centinaia di persone, spesso prive di possibilità, e inizia un viaggio lungo… e lungo l’Europa. Portogallo, Fiandre, Italia – Venezia, Ancona, Ferrara.
Proprio in Italia, a Ferrara, incontrerà altre donne ‘intellettuali’, – Benvenida Abrabanel, Fioretta Modena – e realizzerà la prima pubblicazione della Bibbia in judeo-espanol, per permetterne a tutti i marrani la lettura.
Riuscirà a raggiungere, invitata e accolta, Istanbul, nell’impero turco. Morrà li? O a Gerusalemme, come dice la leggenda?
Grazia Nasi, il suo nome spesso segreto, ebrea convertita per necessità, che diventa Beatriz de Luna da convertita, Gracia Mendes dal nome del marito, la ‘Senora’ per tutti i ‘salvati’, usa il potere e le ricchezze della famiglia per mettere in salvo, entro i confini dell’Impero turco, migliaia di confratelli, inseguendo il sogno di realizzare ‘una terra per tutti gli ebrei’. Al suo fianco, il nipote, di poco più giovane di lei, Josef Nasi.
I ‘personaggi’, tutti reali, si raccontano sulla trama delle melodie nella ‘lingua emigrata’, il judeo-espanol, che è sopravvissuta nei secoli nei luoghi della migrazione: Salonicco, Rodi, Istanbul, Tripoli, e Bulgaria, Marocco, Tunisia, ovunque aggiungendo alla lingua originaria suoni e parole del luogo…