sabato 5 ottobre ore 21.00
a cura di Ernesto Bassignano
Un coraggioso tentativo di un primo grande elenco di poeti in musica, adunati a teatro.
Con Simone Avincola, Ernesto Bassignano, Alessandro Benvenuti, Erica Boschiero, Mario Castelnuovo, Calipso Caos, Mimmo Cavallo, Stefania D’Ambrosio, Edoardo De Angelis, Grazia Di Michele, Fabrizio Emigli, Ghita, Roberto Giglio, Katres, Roberto Kunstler, Lala e Sade, Silvia Manco, Max Manfredi, Luigi Mariano, Nina Monti, Chiara Morucci, Mariella Nava, Piji, Cristiana Polegri, Giulia Pratelli, Lino Rufo, Rossella Seno, Erminio Sinni, Sabrina Zunnui.
Ci saranno incursioni di Nando Citarella e la partecipazione straordinaria di Alessandro Haber.
“Come dire un incredibile primo tentativo romano no-stop di poesia civile. Come dire sei o sette ore di canzoni davvero d’autore, di rabbia, d’amore, di protesta e di dolore. Come dire, dopo tanti anni dalla morte del Folk Studio, un coraggioso tentativo, messo in piedi da uno di quei ‘quattro ragazzi con la chitarra e un pianoforte sulle spalle’ (per dirla con Venditti), di primo grande elenco dei poeti in musica adunati a teatro. Autoconvocatisi gratuitamente e per passione pura, per dimostrare che divi e tv a parte, la voglia, i contenuti, l’espressività straordinaria di tante vecchie pellacce del milieu e di tanti giovani talenti possono coesistere e convivere in una notte d’intensità civile mai raccontata. Se l’esperimento riuscirà (e io non ho dubbi che così sarà), a Tor Bella Monaca nascerà un’officina permanente del meglio che festival come quelli dedicato a Tenco, De andré, Bindi, Rino Gaetano, Ivan graziani e altri ancora, anno dopo anno hanno raccolto e selezionato. Impegnandosi perché l’ex Belpaese non finisca a San Remo ma ricominci e viva in ogni cantina e grande teatro accompagnandosi con sei corde o una tastiera per raccontare la verità sociale e non faccette e stupidaggini da talent. Confido nel fatto che ci siamo capiti.”
Ernesto Bassignano